Giuditta
Ottavo arco
LATO SINISTRO
Giuditta è protagonista di un libro dell'Antico Testamento. Il nome significa "la giudea" e la sua storia è legata a quella di Oloferne, comandante dell'esercito di Nabucodonosor, re degli Assiri. Ricevuto l'ordine del re, Oloferne con un grosso esercito cominciò a saccheggiare tutti i territori dove giungeva. Tutti,ad eccezione degli ebrei,chiedono la pace e la ottengono. Gli ebrei atterriti occupano la cima delle montagne più alte, fortificano i villaggi, fanno provviste di viveri.
Convinti della necessità dell'aiuto del Signore, fanno un grande digiuno e invocano dio.
Oloferne viene informato che gli Israeliti si sono preparati alla resistenza.
Oloferne attacca gli Israeliti assediando Betulia; egli blocca le sorgenti delle acque, causando la carenza di acqua per gli abitanti che cominciano a protestare. Ozia, capo degli Ebrei, dopo aver pregato il Signore insieme a tutto il popolo, incoraggia i fratelli a resistere ancora cinque giorni
Appare a questo punto Giuditta, vedova bellissima,virtuosa e pia, molto fedele a Dio.
Venuta a conoscenza che il popolo disperato protesta contro il capo della città, fa chiamare a casa sua i capi di Betulia. La città muore di sete per la mancanza di acqua e i condottieri invitano Giuditta a pregare per il popolo. Davanti ai capi e ad Ozia, Giuditta annuncia di avere un piano: si profuma, indossa vestiti della festa, si adorna, prende una borsa piena di farina di orzo, frutta secca, pane e formaggio e va verso le porte della città in direzione del campo nemico.
Fermata dai soldati viene condotta da Oloferne, il quale la esorta a non aver paura, anche perché
è catturato dalla sua bellezza. Giuditta resta nella tenda dell'oppressore per tre giorni. Alla quarta sera Oloferne fa un banchetto per i suoi servi, non invita gli ufficiali, ma invita Giuditta progettando di sedurla. A tarda notte i servi si ritirano nelle loro tende. Rimangono solo Giuditta ed Oloferne, il quale ubriaco si sdraia sul letto e si addormenta.
Giuditta,fatta uscire la serva, si avvicina ad Oloferne, gli solleva la testa e gliela stacca con la sua stessa spada. Consegna poi la testa alla serva che la mette nella bisaccia. Tornando a Betulia, mostra la testa a tutti, dicendo che il Signore lo aveva colpito per mano di una donna. La testa di Oloferne viene appesa in cima alle mura della città. Quando gli Assiri la vedono, mandano i soldati ad avvertire il generale e i capi. Trovato il corpo, gli Assiri fuggono, mentre Giuditta viene onorata dal popolo.
Arco 1: Giuditta entra nella tenda si Oloferne
Arco 2: Sgomento dinanzi a Oloferne decapitato
Arco 3: Panorama di Betulia
Arco 4: Giuditta di fronte ad Oloferne
Arco 5: La preghiera di Giuditta
Arco 6: Giuditta mostra la testa di Oloferne
Arco 7: Giuditta espone il suo piano
Arco 8: Giuditta mette la testa di Oloferne nella bisaccia
Arco 9: Ioachin ringrazia Giuditta
Tratto da Rosario Salvaggio, Gli archi della Cattadrale narrano l'Antico Testamento, Paruzzo editore 2007
Rielaborato da Maria Concetta Bonifacio e Pablo Fernandez del Cojo
Nessun commento:
Posta un commento