lunedì 18 novembre 2019




Mosè

Quarto arco di destra

Mosé, datore della legge, profeta e primo capo degli Israeliti, condusse il popolo ebreo fuori dall'Egitto nella terra promessa. E' protagonista dell'Antico Testamento, dall'Esodo al Deuteronomio.

Nacque da una famiglia della tribù di Levi. A causa dell'Editto del faraone che prescriveva l'uccisione dei bambini maschi ebrei, fu nascosto e abbandonato nel Nilo dentro una cesta. Fu ritrovato dalla figlia del faraone che, sotto consiglio della sorella di Mosé, lo affidò ad una nutrice che era la madre naturale. La figlia del faraone adottò, in seguito, il bambino e gli diede il nome di Mosé che significa "io l'ho salvato dalle acque".

Un giorno avendo notato che un israelita veniva picchiato da un egizio, intervenne uccidendo l'egiziano. Fu costretto a fuggire a Madian, sposò Zippora e si mise a servizio del suocero. Un giorno fu attratto da un roveto che ardeva senza consumarsi.

Mentre si avvicinava al roveto gli apparve l’angelo del Signore e gli disse: “ Fermati! Togliti i sandali,perché il luogo dove ti trovi è terra sacra. Io sono il Dio di tuo padre, di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Ora va'! Io ti mando dal Faraone per fare uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti”.

Il Signore gli assicurò la sua protezione e alle parole di incoraggiamento Dio aggiunse dei segni e diede prova che era proprio Lui ad inviarlo.

Gli rivelò il suo nome: “ Io sono colui che sono”. Dinanzi al Faraone, Mosé compì una serie di prodigi mandando dieci piaghe. Il Faraone a motivo delle piaghe inviate da Dio e soprattutto per l’uccisione dei primogeniti degli egiziani lasciò partire il popolo.

Nel viaggio verso la terra promessa, Mosé divise il Mar Rosso per permettere agli ebrei di passare all’asciutto. Dio permise a Mosé di cambiare le acque salmastre in acque dolci. Tutti questi prodigi, operati da Mosè sono conseguenza di interventi di Dio.

Mosé condusse il popolo per quaranta anni attraverso il deserto verso la terra promessa. Però a lui non venne concesso il privilegio di entrare nella terra promessa; morì sul monte Nebo.


MOSÈ INCONTRA IL SUOCERO IETRO (Es.1,1-10)

Mosè, fuggito dall'Egitto, dopo avere ucciso un egiziano va ad abitare nella regione di Madian. Si ferma presso un pozzo, dove le figlie del sacerdote, andavano ad attingere acqua. Mosè quel giorno le difende dagli altri pastori. Le ragazze, tornate a casa prima del solito, informano il padre Ietro, di quanto era avvenuto al pozzo.

"Chiamatelo a mangiare qualcosa con noi!". Da quel giorno Mosè si ferma presso quella famiglia. Ietro gli dà in sposa la figlia Zippora.


POTERE TAUMATURGICO DATO A MOSÈ (Nm. 21,7-9)

Il viaggio attraverso il deserto è lungo. Per questo il popolo protesta contro Dio e contro Mosè. Di conseguenza Dio punisce il popolo mandando serpenti velenosi.

Il popolo, riconoscendo di aver offeso Dio, chiede a Mosè di intercedere presso il Signore che risponde: "Fa' un serpente di metallo e fissalo in cima ad una pertica. Chi sarà morso da un serpente e guarderà quello di metallo, salverà la propria vita."


MOSÈ SALVATO DALLE ACQUE

IL ROVETO ARDENTE

MOSÈ E IL FARAONE

Gli eventi in cui si narra di Mosè salvato dalle acque, di Mosè che vede il roveto ardente e di Mosè dinanzi al faraone sono raffigurati in tre degli affreschi dell'arco.

Il capitolo ventesimo dell'Esodo riporta le dieci parole che Dio pronunziò ed affidò a Mosè, per il popolo. Le dieci parole sono i dieci comandamenti; Sono scritte su due tavole di pietra.


MOSÈ SCENDE DAL SINAI

Mosè riceve le leggi sul monte Sinai, dove si era recato per richiesta di Dio. Siccome Mosè ritarda, il popolo chiede ad Aronne di costruire un idolo perché li guidi. Aronne dunque ordina al popolo di raccogliere oggetti d'oro, li fa fondere e fabbrica la statua di un vitello. Gli Israeliti offrono sacrifici al vitello e si mettono a far festa. Mosè scende portando in mano le tavole della legge, scritte da Dio stesso, ma vede il vitello e la gente che danza. Allora, pieno di collera, butta via le tavole, le spezza ai piedi della montagna. Prende il vitello, che avevano fatto, lo getta nel fuoco e riduce in polvere quel che resta. Mescola quella polvere nell'acqua e la fa bere agli Israeliti.

Tratto da Rosario Salvaggio, Gli archi della Cattadrale narrano l'Antico Testamento, Paruzzo editore 2007

Rielaborato da Gaia Bellavia, Chiara Curcuruto, Esther Fiandaca, Sofia Nalbone, Giulia Russo


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